Nel cuore della mattina di venerdì 21 febbraio, la Sala Consiliare comunale di Piano di Sorrento si è trasformata in un palcoscenico di memoria e riflessione, ove le ombre del passato si sono fatte eco dei sussurri della storia. A partire dalle ore 10:00, in un'atmosfera carica attesa, il seminario “Il delitto Matteotti” ha accolto un pubblico fervente, desideroso di immergersi in quell'intricata rete di enigmi politici e passioni mai sopite.
A guidare questo peregrinare nel tempo, il raffinato Ciro Raia ha incantato i presenti con un discorso che oscillava tra l'indagine storica e la poesia dell'esistenza, rendendo omaggio al dramma che ha segnato un'epoca. Le sue parole, intrise di un lirismo elegante e di una retorica appassionata, hanno svelato i dettagli di un fatto oscuro, facendo rivivere il tormento e la speranza che, insieme, hanno forgiato il destino della nazione.
La partecipazione del pubblico, tanto numerosa quanto coinvolta, è stata il tributo più sincero a un evento che non si limita a raccontare il passato, ma invita a riflettere sul presente e a intrecciare il filo sottile che unisce le generazioni. In ogni sguardo, in ogni applauso, risuonava il richiamo della memoria e l'irrefrenabile desiderio di conoscenza, elemento imprescindibile per chi, come un moderno alchimista, trasforma il dolore in un’arte elevata.
Così, tra le luci soffuse e l'eco delle testimonianze, il seminario ha tracciato un percorso che va oltre la mera ricostruzione dei fatti: è stato un inno alla resilienza dello spirito umano, una celebrazione della forza che scaturisce dalla consapevolezza storica. Ed in questo connubio di pensiero e sentimento, Piano di Sorrento ha offerto un palcoscenico in cui il passato diventa luce guida per il futuro.
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