Isabella Morra: la poetessa dimenticata rivive a Piano di Sorrento

16/03/2025 13:51

Ufficio cultura del Comune di Piano di Sorrento

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Isabella Morra: la poetessa dimenticata rivive a Piano di Sorrento

Al Centro Polifunzionale Comunale, un viaggio nella vita e nella tragica fine della giovane poetessa lucana

Piano di Sorrento, 14 marzo – Una serata intensa e suggestiva ha preso vita al Centro Polifunzionale Comunale di Piano di Sorrento nell'ambito del ciclo di conferenze Tracce, giunto ormai alla sua XIII edizione. L’evento ha visto protagonista Isabella Morra, la poetessa lucana del Cinquecento la cui esistenza, segnata dalla solitudine e dalla tragedia, continua a commuovere e affascinare studiosi e appassionati di letteratura.

A condurre l’incontro, svoltosi davanti a un pubblico attento e partecipe, è stato Vincenzo Russo, che ha ripercorso le vicende di Isabella attraverso i suoi componimenti, carichi di malinconia e dolore, ma anche di un’eccezionale modernità.

Una vita in prigione tra le mura del castello

Nata nel 1520 a Favale (l’odierna Valsinni), Isabella Morra visse un’esistenza di isolamento e sofferenza. La sua famiglia, coinvolta nelle lotte tra Francia e Spagna per il dominio del Regno di Napoli, fu segnata dalla sconfitta del padre, costretto all’esilio. Lasciata sola con la madre e i fratelli, Isabella trovò rifugio nella poesia, esprimendo nei suoi versi un profondo senso di ingiustizia e oppressione.

I suoi componimenti, caratterizzati da un'intensità emotiva fuori dal comune per l'epoca, danno voce alla disperazione di una giovane donna costretta a vivere reclusa, privata di libertà e lontana dai fermenti culturali rinascimentali. Nel suo stile emerge l’influenza di Petrarca, ma con un linguaggio più crudo e diretto, capace di toccare corde ancora oggi attuali.

Un amore proibito e una tragica fine

La storia di Isabella Morra si intreccia con quella di Diego Sandoval de Castro, nobile spagnolo con cui intrecciò una corrispondenza letteraria. Se fosse un semplice scambio intellettuale o qualcosa di più rimane un mistero, ma tanto bastò a scatenare l'ira dei fratelli della poetessa, che la uccisero nel 1545 per lavare l’onta subita dalla famiglia.

L’omicidio di Isabella segnò la fine prematura di una delle voci più autentiche della letteratura cinquecentesca. Il suo corpo non fu mai ritrovato, e la sua storia è sopravvissuta solo grazie alle poesie giunte fino a noi, che continuano a risuonare come un monito sulla condizione femminile e sulla brutalità della società patriarcale del tempo.

L’attualità di Isabella Morra

L’incontro di Piano di Sorrento ha sottolineato quanto la vicenda della poetessa lucana sia ancora oggi emblematica. “Isabella Morra è la testimonianza di come il talento e la cultura possano essere soffocati dalla violenza e dall’ignoranza”, ha dichiarato Vincenzo Russo. “Ma la sua voce non è stata cancellata: i suoi versi continuano a vivere e a emozionare, ricordandoci il prezzo che molte donne hanno dovuto pagare per la loro indipendenza.”

Il pubblico presente ha mostrato grande interesse per la figura della poetessa, con numerosi interventi che hanno approfondito il tema della condizione femminile nell’epoca rinascimentale e i paralleli con la società moderna.

L’evento ha confermato ancora una volta il valore del ciclo di conferenze Tracce, capace di riportare alla luce figure spesso dimenticate, restituendo loro il giusto spazio nella memoria collettiva.

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